Le lucertole sono creature affascinanti, non solo per la loro capacità di adattarsi a diversi ambienti ma anche per alcune caratteristiche uniche che le distinguono nel regno animale. Una delle più sorprendenti è senza dubbio la loro abilità di autotomia, ovvero di separarsi volontariamente dalla propria coda e di farla poi ricrescere. Questo fenomeno ha da sempre incuriosito scienziati e appassionati di natura. Ma come avviene esattamente questo processo? E perché la coda continua a muoversi una volta staccata? Scopriamolo insieme.
L’autotomia è una strategia difensiva che permette alla lucertola, quando si sente minacciata da un predatore, di distaccare volontariamente parte della propria coda. Questa capacità è controllata dall’animale stesso che, in situazioni di pericolo, può causare la rottura della coda contraendo violentemente i muscoli in corrispondenza dei piani di frattura predefiniti lungo la vertebra. Questi punti sono anatomicamente predisposti per facilitare il distacco. La separazione avviene con una precisione chirurgica: i muscoli si contraggono attorno alla vertebra più alta libera e la rompono in due; immediatamente dopo, i muscoli circostanti si separano e la pelle si strappa lasciando cadere la coda.
Una volta staccata, la coda continua a muoversi freneticamente per alcuni minuti – generalmente non oltre i due – grazie alle fibre nervose che rimangono attive anche dopo l’amputazione. Questa attività residua è dovuta alla trasmissione degli impulsi elettrici dalle cellule nervose presenti nella coda stessa che generano mio-spasmi o spasmi muscolari involontari. Tale movimento ha lo scopo specifico di distrarre il predatore consentendo alla lucertola l’opportunità preziosa per fuggire.
Dopo aver perso la propria coda, le lucertole avviano un incredibile processo biologico noto come rigenerazione durante il quale sviluppano una nuova coda funzionale. Tale processo sfrutta le potenzialità delle cellule staminali presenti nell’organismo dell’animale che si moltiplicano incessantemente generando nuove cellule specializzate nella ricostruzione dei tessuti danneggiati o persi – dai nervi all’osso fino ai vasi sanguigni necessari per ristabilire pienamente le funzioni della nuova appendice.
La rigenerazione non è tuttavia istantanea; richiede tempo ed energia significativi con tempi variabili superiori ai 60 giorni prima che l’arto sia completamente funzionante nuovamente. È interessante notare come questa capacità non sia illimitata: se l’autotomia viene ripetuta diverse volte può accadere che il tasso di rigenerazione diminuisca o addirittura portare allo sviluppo anomalo di doppie code.
Sebbene possa sembrare sorprendente, gli esseri umani condividono con le lucertole (e altri animali capaciti di rigenerarsi) alcuni meccanismii biologici fondamentali nel processo di guarigione delle ferite o nella rigenerazione tessutale limitata ad alcuni organii come il fegato o gli annessicutaneii quali peliiunghie.. Al centro del nostro comune potenziale rigenerativo ci sono ancora una volta le cellule staminalii responsabili della crescita e del rinnovo cellulare..
Questa somiglianza apre interessanti prospettive nel campo della medicina rigenerativa dove gli studii sulle modalità con cui determinate specie riescono a ricrescere parti del corpo perse potrebbero ispirare nuove terapiei avanzate anche per l’uomo.. Già oggi vi sono successii nell’utilizzo delle cellule staminaliii trattamenti innovativiii malattiei degenerative trapiantiii midollo osseo., dimostrando quanto ancora abbiamo da imparare dagli incredibili meccanismiii naturaliii sopravvivenza adottatiii dal mondo animale..
La natura continua così a essere fontei ispirazionee scoperta,, offrendoci ogni giorno nuovi spuntii riflessione sulla complessitai vita sulla Terraee sulle infinite possibilitai adattamento evolutivo degli organismivi viventi..
Il Mestiere del Gommista: Tra Sfide e Soddisfazioni Il lavoro del gommista, spesso sottovalutato, riveste…
La corretta alimentazione dei cani è un aspetto fondamentale per la loro salute e il…
Come togliere le pulci al cane Le pulci sono parassiti estremamente fastidiosi e dannosi per…